La storia della musica è fatta da compositori, musicisti, cantanti e… sample. Fin dall’alba dei tempi l’uomo ha usato porzioni dei brani prodotti dai predecessori per riarrangiarli e riproporli in forma nuova. Dal mellotron in poi però, con l’avvento della tecnologia applicata all musica, il campionamento è diventato una forma d’arte che l’hip hop ha reso imprescindibile. Basta pensare all’intramontabile My name is di Eminem che pesca a piene mani da I Got The… di Labi Siffre, una canzone di 25 anni prima, oppure a Tupac che in California Love cita un insospettabile Joe Cocker e la sua Woman To Woman mentre per la più recente Gold Digger Kanye West e Jamie Foxx devono tutto a Ray Charles e alla sua I Got A Woman.
Questi sono solo alcuni esempi, nella musica ce ne sono migliaia, il problema però è come riconoscerli. Finora c’era un sito che ci veniva in aiuto, WhoSampled, una vera miniera di citazioni in cui scovare chicche insospettabili.
Per rendere il processo più semplice però, gli sviluppatori hanno pubblicato un’app, Whosampled appunto, che è praticamente uno Shazam dedicato solo ai suoni campionati. Disponibile sia su Android che su iOS, l’applicazione ci fornisce delle orecchie digitali che catturano ogni campione di una canzone che stiamo ascoltando. Dopo l’analisi potremo sapere da dove vengono determinati campioni, chi altro li ha usati e poi conoscere i remix di una determinata traccia.
L’abbiamo provata con Out of Space dei Prodigy, una traccia i cui campioni sono arcinoti, e l’app ha dato un responso perfetto.